Incentivi auto: gli italiani li aspettano per cambiare veicolo
Due italiani su tre aspettano gli incentivi auto promessi dal governo per l’acquisto di un nuovo mezzo. Questi sono i dati raccolti da un’indagine condotta da Bain & Company per conto di Aniasa.
Aniasa, associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità condivisa (noleggio e sharing) ha intervistato 1000 soggetti nelle principali città italiane e poche settimane dalla fine del lockdown.
Insomma, gli italiani stanno aspettando contributi ed incentivi auto del Governo per pensare di procedere al cambio della vettura. Ogni pensiero è subordinato a forme di sostegno dello Stato. L’indagine rivela che l’84% degli italiani ha rinunciato o posticipato l’acquisto di auto.
Il 24% ha rinunciato all’acquisto, il 60% lo ha posticipato in attesa di incentivi auto. Il 47% dichiara una minore capacità di spesa, mentre il 23% attende un calo dei prezzi. Per il 70% degli intervistati l’acquisto è legato direttamente o esclusivamente all’arrivo di aiuti e promozioni.
Dallo studio si evince anche che due italiani su tre limitano gli spostamenti con il trasporto pubblico, mentre i servizi di car-sharing sono quasi azzerati grazie al telelavoro. Più della metà degli intervistati prevede di tornare alla normalità degli spostamenti tra più di 6 mesi, e per il trasporto pubblico e taxi si parla di importanti cali di utilizzo.
Il car-sharing, come detto, era in forte crescita, ma ora le prospettive sono ben diverse. La sanificazione dei veicoli per molti non è sicura e lo smart working permette una minore necessità di spostamento. Solo il 46% degli intervistati utilizza tali servizi come prima, ma intende essere ben informata sui protocollo sanitari.
Massimiliano Archiapatti, presidente Aniasa dichiara: «Sconcerta, a quasi quattro mesi dall’inizio della pandemia, la totale assenza di attenzione da parte del governo per due filiere strategiche per l’Italia: automotive (11% del PIL) e turismo, che valgono rispettivamente l’11% ed il 16% del Pil. Gli annunciati voucher vacanze, ridottisi a poche centinaia di euro per limitate fasce di popolazione, riguarderanno solo una piccola parte della filiera. Sul fronte automotive ed incentivi auto è imbarazzante l’assenza di risorse messe in campo e di una chiara strategia, a differenza di quanto si sta verificando in altri Paesi d’Europa».
Il Governo ha previsto 50 milioni di incentivi anche per acquisto di auto Euro 6 termiche, quindi non solo per auto elettriche ed ibride. Sarà creata una nuova fascia dove inserire veicoli con immissioni di CO2 tra 61 e 110 g/km. Ora il provvedimento deve passare al Senato.