Nasce il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
Uno dei risultati del PNRR sarà la costituzione del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, che sarà sviluppato con un investimento di 394 milioni fino al 2025, vi lavoreranno 696 ricercatori e 574 nuovi assunti.
Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile è quindi uno dei progetti attuativi del grande piano europeo per il dopo Covid, e si pone come obiettivo una crescita reale nel settore della sostenibilità nei movimenti. A questo progetto collaboreranno ben 50 attori tra centri di ricerca ed Università su tutto il territorio nazionale e, come detto, un gran numero di professionisti e neo assunti.
Nella nota emanata per spiegare la nascita si legge che il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
“nasce con una chiara missione: accompagnare la transizione green e digitale in una ottica sostenibile, garantendo il cambiamento industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese”.
Il settore della mobilità sostenibile può raggiungere un valore di 220 miliardi di euro entro il 2030 e dare occupazione al 12% delle forze lavoro. Il CNMS (acronimo del Centro) deve stimolare domanda e offerta per ricerca, innovazione tecnologica, formazione e competenze, accelerando processi come decarbonizzazione, decongestione delle reti di trasporto, mobilità autonoma connessa e smart, sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, accessibilità, inserimento nel mercato di nuove professionalità e competenze.
Ci sarà una sede centrale a Milano e poi altre 14 sedi da Nord a Sud. Cinque saranno le macroaree coinvolte: mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto per vie d’acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva. L’obiettivo è quello di rendere tutto il sistema della mobilità più “green” ed inclusivo anche grazie a sistemi digitali.
Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ente proponente del CNMS, ha dichiarato: «Il Centro Nazionale per la Mobilità risponde a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali».
Foto in copertina: Bartz/Stockmar, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons