Ecobonus Auto 2025: in arrivo a settembre, sconti fino a 11.000 euro
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha confermato l’imminente lancio di nuovi incentivi auto per l’acquisto di veicoli a zero emissioni. L’iniziativa, supportata da un fondo di 597 milioni di euro, mira a sostituire circa 39.000 auto a combustione.
Il ministro ha annunciato ufficialmente il riavvio degli incentivi statali, rispondendo a un’interrogazione parlamentare. “Il decreto ministeriale che definirà i criteri e le modalità per accedere agli incentivi è in fase di completamento,” ha dichiarato. Il nuovo Ecobonus 2025 sarà attivo da settembre fino al 30 giugno 2026, a meno che i fondi non si esauriscano prima.
Gli incentivi sono rivolti principalmente a due gruppi: i cittadini residenti in aree metropolitane e le microimprese che operano nel settore dei trasporti commerciali. I privati possono beneficiare degli sconti per l’acquisto di auto elettriche (categoria M1), mentre le microimprese per veicoli commerciali elettrici (categorie N1 e N2).
Per i privati, l’ammontare dello sconto è basato sul reddito e sulla rottamazione di un veicolo vecchio:
- 11.000 euro per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro.
- 9.000 euro per chi ha un ISEE tra 30.000 e 40.000 euro.
Le microimprese, invece, possono ottenere un contributo che copre fino al 30% del costo del veicolo nuovo, con un limite massimo di 20.000 euro.
L’obiettivo principale di questo finanziamento da 597 milioni è quello di raggiungere il traguardo di 39.000 veicoli a combustione interna rottamati. Il ministro Pichetto ha ribadito che il decreto attuativo è quasi pronto.
Per semplificare l’intero processo, verrà creata una piattaforma digitale dedicata. Questa servirà sia ai cittadini che alle aziende per inoltrare la richiesta di contributo, sia ai concessionari e ai produttori per caricare le offerte dei veicoli che rientrano nel programma.
Dopo un periodo di incertezza che ha frenato il mercato delle auto elettriche, il rilancio dell’Ecobonus rappresenta un chiaro segnale di supporto da parte del governo. Se l’iniziativa sarà gestita in modo efficiente e trasparente, potrebbe stimolare la domanda e favorire un’accelerazione nel rinnovo del parco auto italiano, ancora oggi piuttosto obsoleto e inquinante.