Multe per infrazione: dal 2021 si pagano meno
C’è un metodo preciso in Italia per stabilire l’ammontare delle multe per infrazione al Codice della Strada. Ogni due anni infatti, gli importi delle multe sono verificati in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumi accertate dall’Istat.
Per la seconda volta nella storia, dal primo gennaio 2021 è scattata un riduzione, anche se minima (0,2%), per le sanzioni superiori a 250 euro. L’unica altra volta che ciò accadde fu nel 1993, quando fu approvato il Codice della Strada ora in vigore.
Rimarranno invece invariati, e questo è un risultato comunque positivo perché rimarranno stabili, gli importi per le multe più basse e più comuni: divieto di sosta (42 €), mancata fruizione delle cinture di sicurezza (83 €), utilizzo del cellulare alla guida (165 €)
Queste sono le comunicazioni fornite dall’Asaps (Associazione sostenitori Polstrada). Le riduzioni riguarderanno le infrazioni più gravi: terza fascia del superamento di velocità (oltre 40 e fino a 60 km/h), con sanzioni che passano da 533 a 532 €, e la quarta fascia di superamento della velocità (oltre 60 km/h) con importi che passano da 845 a 847 €.
Nelle precedenti operazioni di aggiornamento della tariffa (per ben 13 volte), il record del maggiore aumento è quello del decreto ministeriale del 22 dicembre ’98, con incremento degli importi del 21,2%, seguito da quello del dicembre ’96 (15,5%) che prendeva però come riferimento l’indice dei prezzi al consumo per un periodo di 4 anni e non di 2.